- voler dimostrare a tutti i costi di aver meritato quel ruolo o sentire di non meritarlo affatto, rivelando una forma di sindrome dell’impostore;
- ansia da prestazione, impegnarsi più del dovuto per mantenere i risultati raggiunti, pena perdita di credibilità e sensazione inaccettabile di star facendo dei passi indietro;
- soffrire di una condizione psicologica chiamata sindrome di Atlante, sentire cioè una responsabilità eccessiva verso tutto e tutti, caricandosi di troppo lavoro e portando “il peso del mondo sulle proprie spalle” proprio come il gigante mitologico;
- lavoro extra notturno, che compromette il ciclo sonno-veglia e di conseguenza tutto il benessere generale;
- guidare un team in fase di formazione. Accertarsi sempre che stiano tutti e tutte crescendo professionalmente, che il lavoro sia soddisfacente e gestire anche eventuali errori. Allo stesso modo, potrebbe essere faticoso anche delegare e accettare una perdita di controllo.