Ansia da prestazione: cos’è e come affrontarla

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Quante volte hai sudato freddo prima di una prova importante, con il cuore che batte a mille e la mente bloccata? L’ansia da prestazione è una situazione che molte persone conoscono fin troppo bene.

Ma c’è una buona notizia: è possibile gestirla e superarla con il giusto approccio! Ecco qualche consiglio per iniziare a lavorarci e alcune informazioni in più per conoscerla meglio.

Cos’è l’ansia da prestazione

Donna che appoggia la testa alla mani in segno di preoccupazione

L’ansia da prestazione è una situazione di “blocco” psico-fisico che in alcune persone può generare agitazione e nervosismo in vista di un certo tipo di attività o performance. Spesso dipende da una forte paura di fallire, che si scatena ancor prima di iniziare l’attività.

Soffrire di ansia da prestazione è un circolo vizioso: la paura di non raggiungere il risultato causa difficoltà a concentrarsi e mancanza di lucidità; questo provoca un autosabotaggio del proprio percorso e il risultato atteso, per forza di cose, non arriva. 

Il mancato raggiungimento dell’obiettivo “conferma” lo stato di agitazione iniziale e innesca un terribile senso di inadeguatezza.

Tipi di ansia da prestazione

  • Ansia da prestazione scolastica: può svilupparsi in vista di esami e verifiche, per paura di esporsi davanti ad altre persone o per non deludere le aspettative dei genitori o degli insegnanti (ne parliamo in modo approfondito in questo articolo);
  • Ansia da prestazione lavorativa: comune in occasione di colloqui, presentazioni al cliente, quando si desidera chiedere un aumento o se ci si deve confrontare con un superiore;
  • Ansia da prestazione relazionale: fare nuove amicizie in un gruppo di sconosciuti, fare bella figura al primo appuntamento, parlare in pubblico;
  • Ansia da prestazione sessuale: la più conosciuta, colpisce sia uomini che donne e deriva dalla preoccupazione di non essere all’altezza del momento di intimità. È spesso causa o conseguenza di altri problemi di coppia;
  • Ansia da prestazione sportiva e ansia da palcoscenico: gare ed esibizioni che prevedono un certo tipo di performance. In questi casi l’ansia da prestazione può insorgere anche per paura di vanificare gli sforzi dei mesi passati a prepararsi.

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Se l’ansia che sperimenti non è collegata alla resa dell’evento in sé, ma agli scenari catastrofici che la tua mente proietta automaticamente prima di una qualsiasi occasione, potrebbe trattarsi di ansia anticipatoria. Se lo desideri, puoi parlarne gratuitamente alle nostre specialiste.

Cause dell’ansia da prestazione

Ragazza triste vestita da ballerina isolata dalle compagne di danza

Le cause che scatenano l’ansia da prestazione sono di diverso tipo: principalmente è dovuta a forte perfezionismo, paura del giudizio altrui, autostima bassa e mancanza di fiducia nelle proprie capacità. L’ansia da prestazione può essere dovuta anche ad eventi traumatici vissuti nel passato.

Un’altra causa importante è la paura del fallimento: collegata al perfezionismo, chi soffre di ansia da prestazione non riesce a concepire la possibilità di sbagliare e ritiene il successo indispensabile da raggiungere. Il giudizio esterno ha un peso importante e deve essere per forza positivo.

Le conseguenze sono forte senso di malessere psico-fisico ed evitamento delle situazioni che possono esporre la persona a un possibile fallimento, errore o brutta figura.

Effetti e sintomi dell’ansia da prestazione

L’ansia da prestazione non agisce solo a livello mentale: a causa della somatizzazione, può avere effetti negativi anche su altre parti del corpo. Tra i sintomi più comuni ci sono:

  • battito accelerato
  • sudorazione
  • difficoltà a respirare
  • tensione muscolare
  • irritabilità
  • insonnia
  • disturbi gastrointestinali
  • calo della libido
Persona seduta sul prato con la gambe incrociate

I pensieri negativi e il malessere fisico possono bloccare una persona a tal punto da innescare un evitamento delle situazioni temute: questo ha un forte impatto sulla vita professionale e personale dell’individuo, limitandone le interazioni sociali e le possibilità di crescita.

Per esempio? Scegliere una carriera o un percorso scolastico diverso da quello che realmente si desidera, per paura di non essere all’altezza. Oppure rinunciare a chiedere a una persona di uscire per paura del rifiuto, non candidarsi a un’offerta di lavoro, rifiutare uno speech in pubblico per non fare gaffe e perdere la possibilità di dimostrare le proprie competenze.

L’evitamento aiuterà nell’immediato a non stare male… ma non permette di affrontare il problema. La diretta conseguenza? Continui rimpianti e insicurezze.

Rimedi per l’ansia da prestazione

Lavorare sulla propria ansia da prestazione è fondamentale per non farla sfociare in patologie più gravi, come attacchi di panico cronici, ansia generalizzata e ansia sociale.

Ecco alcuni consigli per calmare l’ansia da prestazione, a piccoli passi.

  • Prova le tecniche di rilassamento: esercizi di respirazione, meditazione, tecniche immaginative, musicoterapia.
  • Trust the process: prova a focalizzarti sul percorso anziché sul risultato. Accetta il fallimento come parte naturale della vita e trasformalo in un’occasione di apprendimento.
  • Se non puoi controllarlo, lascialo andare: non tutto ciò che ci porta al successo o al fallimento, infatti, dipende dalle nostre azioni o decisioni. Incaponirsi su ciò che non possiamo controllare è solo uno spreco di energie, fisiche e mentali.
  • Fai attività fisica: lo sport e il movimento aiutano a tenere a bada il cortisolo, l’ormone dello stress, ti fanno rilasciare dopamina ed è un ottimo modo sia per scaricare le tensioni che per darsi la carica.
  • Ritrova il tuo equilibrio con l’aiuto di integratori naturali che favoriscono il sonno, il rilassamento e la concentrazione.

     

Infine, ricorda: la sicurezza e la felicità sono sempre da ricercare all’interno, non in fattori esterni! Ti lasciamo quindi con una frase che speriamo possa esserti di ispirazione:

Un uccellino posato su un ramo non ha mai paura che il ramo si rompa perché la sua fiducia non è nel ramo, ma nelle sue ali. (Anonimo)

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