Gestire le proprie emozioni per migliorare le performance e la reattività

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Quante volte ti è capitato di perdere la pazienza in una situazione delicata, di reagire impulsivamente oppure di sentirti sopraffare dalle emozioni, positive o negative?

Le emozioni fanno parte di noi: non possiamo eliminarle, ma possiamo imparare a riconoscerle e gestirle in modo consapevole. Reprimere il nostro mondo interiore senza ascoltarlo può essere controproducente non solo per la mente, ma anche per il corpo.

Imparare come gestire le emozioni non significa soffocarle, ma accoglierle, comprenderle e “osservarle”: questo tipo di consapevolezza, nella vita quotidiana come sul lavoro o nello sport e nel tempo libero, può fare davvero la differenza.

Perché le emozioni sono importanti?

Le emozioni ci aiutano a comunicare, a noi stessi e agli altri, cosa stiamo provando in quel momento. Ci interfacciamo con le emozioni fin da piccoli, e impariamo o meno a regolarle anche grazie all’esempio degli adulti di riferimento.

Per esempio, la frase “non piangere” o “non arrabbiarti”, che tutti ci siamo sentiti dire almeno una volta, spesso invalida un certo tipo di emozione dandole un connotato negativo.

Ciò che bisognerebbe fare, invece, è riconoscere ogni singola emozione e imparare ad accoglierla senza giudicarla. Ognuna merita di essere vissuta e attraversata, per il tempo che dura.

Tutte le emozioni sono utili e svolgono funzioni specifiche: la paura ci protegge, la rabbia è un motore che ci motiva quando correttamente incanalata, con la tristezza attraversiamo momenti difficili.

La regolazione emotiva diventa quindi necessaria per il nostro benessere psicofisico e per instaurare relazioni sane con le altre persone.

Cosa significa “gestire le emozioni”?

Imparare a gestire le emozioni non significa controllarle, ma riconoscerle prima che diventino disfunzionali o troppo intense e quindi, talvolta, invalidanti. Vuol dire sviluppare la capacità di osservare ciò che proviamo, senza esserne travolti. Significa non reagire in automatico, ma scegliere come reagire, con calma e lucidità.

È una competenza che si allena nel tempo, giorno dopo giorno. Rientra in quella che viene definita intelligenza emotiva, cioè l’insieme di abilità che ci permettono di riconoscere, comprendere e regolare le emozioni – nostre e altrui.

Quando le emozioni non vengono correttamente gestite possono causare episodi di ansia, problemi nelle relazioni, somatizzazione. Un’emozione vissuta come indesiderata può anche intensificarsi, sfociando in momenti di panico e sopraffazione. O viceversa, si può incappare anche in uno stato di “disattivazione emotiva” e sentire di non provare più niente.

Tra le cose che più ostacolano la gestione delle emozioni c’è, per esempio, il rimuginio: continuare ad angosciarsi immaginando scenari può sembrare risolutivo e che aiuti a mantenere il controllo, ma non fa altro che alimentare la spirale di pensieri negativi.

Giovane adulto pensieroso a lavoro mentre guarda nel vuoto

Alcune persone, invece, reprimono le emozioni con strategie di coping disfunzionale, rifugiandosi in alcool, cibo o sostanze stupefacenti per “sfuggire alla realtà”. Anche se all’inizio può sembrare efficace, a lungo andare aumenta la dipendenza e si riducono sempre di più autostima e fiducia nelle proprie risorse interiori.

I benefici di una sana gestione emotiva

Allenare questa capacità può trasformare il nostro modo di affrontare la vita. Ecco alcuni benefici tangibili.

  • Maggiore concentrazione e produttività: una mente serena è una mente più focalizzata.
  • Scelte più efficaci: meno impulsività, più capacità di analisi e risposta.
  • Relazioni armoniose: sappiamo comunicare con più empatia e ascolto.
  • Benessere generale: meno stress, meno tensione, più equilibrio interiore.

Il tutto si traduce in un’importante crescita personale.

I diversi ambiti in cui un’intelligenza emotiva allenata può essere utile

Quotidianità

Le emozioni sono onnipresenti nelle nostre giornate: ci accompagnano, ci orientano, ci preparano al cambiamento. Cambiare è difficile da accettare ed elaborare, e non sempre riusciamo a dare piena fiducia a situazioni nuove. Questo può generare stress e ansia, una risposta naturale dell’organismo a preoccupazioni passate, presenti o future.

L’ansia tiene alta l’attenzione sui segnali, e proprio per questo non va ignorata né soffocata, altrimenti rischia di diventare un ostacolo. A differenza della paura – che si attiva davanti a un pericolo reale e immediato – l’ansia può essere scatenata anche da minacce solo ipotetiche.

Imparare ad ascoltare le emozioni senza farsene travolgere è il primo passo per trasformarle in alleate, anche nei piccoli gesti di ogni giorno.

Una coppia di colleghi si confronta a lavoro Uno è appoggiato alla scrivania, l'altro è seduto alla sedia

Lavoro

Saper gestire le emozioni nel contesto lavorativo è altrettanto importante. Passiamo gran parte della nostra giornata a lavoro, e le tensioni che si accumulano – scadenze, confronti, aspettative – mettono alla prova la nostra capacità di mantenere la calma e di comunicare in modo efficace.

Allenare l’intelligenza emotiva significa riuscire ad abbassare lo stress lavoro correlato e affrontare le difficoltà lavorative con maggiore lucidità, imparare a non prendere le critiche sul personale, fare scelte ponderate e migliorare anche la qualità delle relazioni professionali, oltre che la produttività.

Relazioni

Le relazioni sono ovviamente influenzate dalle emozioni. Saperle riconoscere in questo contesto ci aiuta a metterci nei panni dell’altro, a comunicare con chiarezza ed empatia e a evitare reazioni impulsive che potrebbero ferire chi ci sta accanto.

Una buona gestione emotiva è il fondamento di relazioni sane, basate sull’ascolto, sul rispetto e sulla capacità di affrontare insieme i momenti più difficili.

Sport e tempo libero

Nello sport la dimensione emotiva gioca un ruolo determinante. Che si tratti di un allenamento amatoriale o di una competizione ad alti livelli, la capacità di regolare stress e tensione può fare la differenza tra una prestazione efficace e una bloccata dall’ansia.

La gestione emotiva nello sport non riguarda solo la performance in sé, ma anche il modo in cui si affrontano gli errori, le sconfitte e la pressione esterna. Allenare la mente insieme al corpo permette di costruire una resilienza autentica.

Anche nel mondo del gaming la gestione delle emozioni è un elemento chiave. Per dare il meglio, un gamer ha bisogno di concentrazione, prontezza di riflessi e autocontrollo.

Frustrazione, rabbia o ansia da prestazione possono compromettere una partita, portare a errori o rallentare i tempi di reazione. Allenare la gestione emotiva, invece, permette di restare centrati anche sotto pressione, reagire in modo lucido e preparare la mente al problem solving.

Non è un caso se molti atleti professionisti integrano nella propria routine tecniche di rilassamento, meditazione e gestione dello stress.

Come connettersi con le proprie emozioni

Ecco qualche piccolo passo per iniziare a prenderti cura delle tue emozioni e allenare l’intelligenza emotiva. 🤍

  • Respira consapevolmente: la respirazione diaframmatica è un’alleata preziosa per regolare il sistema nervoso.
  • Accetta, non giudicare: non esistono emozioni sbagliate. Anche la rabbia o la paura hanno una funzione, se impariamo ad ascoltarle. Prendi atto di cosa stai provando, anche se poco piacevole, e accoglila senza scacciarla (o avrai l’effetto opposto).
  • Scrivi ciò che provi: può aiutarti a fare chiarezza e osservare i tuoi schemi ricorrenti.
Dettaglio di una mano che impugna una penna bianca e scrive su un diario i propri pensieri
  • Ascolta il tuo corpo e fai movimento: tensione muscolare, fiato corto, stanchezza cronica… Sono segnali che meritano ascolto. L’attività fisica – anche una semplice camminata – aiuta a scaricare lo stress accumulato, stimola la produzione di endorfine e migliora la percezione di sé.
  • Nutri la mente con pensieri positivi e attività che stimolano la creatività, focalizzandoti sui tuoi punti di forza e le tue passioni. Ritaglia momenti solo tuoi, in cui ti dedichi a ciò che più ti piace.
  • Aiuta gli altri: prendersi cura di chi ci sta intorno rafforza l’autostima e ci ricorda che siamo parte di qualcosa di più grande. Donare tempo, ascolto o anche solo un gesto gentile ha un impatto positivo su chi lo riceve… e su chi lo compie!
  • Vivi nel qui e ora: lascia andare ciò che non puoi controllare, soprattutto se legato a passato e futuro. Immergiti nel presente, ciò che anticipi del tuo futuro è probabilmente irrealistico! Vivere nel momento presente potrebbe risparmiarti sofferenze inutili.

La serenità non è assenza di emozioni, ma capacità di accoglierle

Saper leggere le emozioni ci rende più forti, presenti ed efficienti in tutto ciò che facciamo. Se senti che l’equilibrio emotivo ti manca, su inMood trovi esperti pronti ad ascoltarti gratuitamente.